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Privacy: Adeguamento al nuovo regolamento europeo

Il nuovo regolamento europeo sulla privacy diventerà obbligatorio dal 25 maggio 2018. Tale regolamento prevede importanti novità e adeguamenti per tutte le aziende.

In caso di mancato rispetto degli obblighi privacy il Regolamento EuropeoPrivacy (GDPR) prevede Sanzioni Amministrative Pecuniarie fino a € 20.000.000 o fino al 4% del Fatturato di ciascuna azienda se maggiore di tale importo.

Il Regolamento 679/2016 EuropeoPrivacy o GDPR introdurrà nuove tutele a favore degli interessati, e nuovi obblighi a carico di Titolari e Responsabili del trattamento di dati personali.

Redigere opportune documentazioni quali i Registri delle attività di trattamento, in cui vengano riportate tutte le attività di trattamento dei dati svolte sotto la responsabilità del “titolare” al trattamento o del responsabile è tra le misure privacy da adottare nel rispetto del Regolamento Europeo 679.

 

Cresco Formazione e Consulenza Srl organizza il 9 marzo un corso di formazione sulle novità normative in materia di Privacy & Data protection, alla luce delle ultime novità normative (Regolamento UE 2916/679 e relativa entrata in vigore), nonché dei contenuti procedurali e operativi che interessano differenti realtà pubbliche e private, e delle figure professionali coinvolte.

 

Scarica il programma e la scheda di adesione 

Regione Lazio: Scuole secondarie, azioni positive di informazione e sensibilizzazione su temi civici e di “prevenzione dei rischi”

La Regione Lazio, ha promosso un avviso pubblico per la realizzazione di azioni positive di informazione e sensibilizzazione su temi civici e di “prevenzione dei rischi” rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Tale bando sostiene la realizzazione di azioni positive, attraverso il finanziamento di progetti socio-educativi e formativi, finalizzati a sviluppare attività extra-curriculari. I soggetti proponenti sono Enti del Terzo settore, Associazioni riconosciute o non riconosciute ed Imprese, i quali devono obbligatoriamente presentare proposte progettuali in ATS con la partecipazione di almeno una Scuola secondaria di primo o secondo grado. Ogni ATS può presentare massimo una proposta articolata in un minimo di due percorsi relativi ad almeno due delle cinque aree tematiche previste.

I progetti dovranno prevedere percorsi riconducibili alle seguenti aree tematiche:

 

Area tematica 1: educazione stradale e prevenzione incidenti e cultura del dono;

Area tematica 2: contrasto alla diffusione di comportamenti a rischio al fine di prevenire le dipendenze ad es. da alcool, droghe, dal gioco d’azzardo e di sensibilizzare i giovani ad un uso responsabile del web;

Area tematica 3: conoscenza del tema ambientale (tutela del territorio, del mare, difesa degli ecosistemi, delle fonti energetiche rinnovabili, ecc.) e prevenzione in caso di eventi naturali catastrofici;

Area tematica 4: educazione alimentare, tutela della salute, valorizzazione e conoscenza dei prodotti del territorio, lotta agli sprechi;

Area tematica 5: contrasto alla violenza di genere.

 

Il bando, prevede una dotazione finanziaria pari a 300.000 euro, il costo massimo per singolo progetto si articola in due fasce:

– fino a 10.000 euro nel caso in cui nell’ATS partecipino uno o due scuole secondarie di primo o secondo grado;

– fino a 30.000 euro nel caso in cui nell’ATS partecipino più di due scuole secondarie di primo o secondo grado.

Le proposte progettuali devono essere trasmesse all’indirizzo PEC programmazione.istruzione@regione.lazio.legalmail.it , a partire dal 18 gennaio p.v., sino al 21 febbraio 2018.

Per approfondimenti: andi/scuole_secondarie_azioni_positive_di_informazione_e_sensibilizzazione_su_temi_civici_e_di_prevenzione_dei_rischi-495/”>REGIONE LAZIO

FONDIMPRESA: AVVISO N. 1/2018 – Formazione connessa alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio

Formazione gratuita per le aziende aderenti a Fondimpresa per mitigazione rischio sismico, idrogeologico, energia e tutela ambientale.

 

Fondimpresa, con l’avviso 1/2018, intende promuovere la formazione del personale di aziende che operano nella filiera della mitigazione del rischio sismico e idrogeologico[1]: progettazione, analisi, verifica e collaudo, realizzazione degli interventi; produzione e installazione di strutture, impianti, componenti e materiali; ricerca e sviluppo.

Per le aziende di tutti i settori l’avviso 1/2018 prevede la formazione per i lavoratori coinvolti nei processi di sostenibilità ambientale: efficienza e risparmio energetico, uso di fonti integrative e rinnovabili, certificazione energetica; innovazione ambientale di processo e di prodotto; bilanci ambientali e miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; tecniche e metodologie in materia di carichi e impatti ambientali ed energetici.

 

  • MODALITÀ ORGANIZZATIVE

I corsi dovranno essere realizzati durante l’orario di lavoro. Devono essere riferiti all’ambito ed alle aree tematiche sopra indicate. Non sono ammissibili nel Piano le attività formative organizzate per conformare le imprese alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione. Ciascuna azione formativa deve prevedere da un minimo di 8 ore di durata ad un massimo di 200 ore

 

  • DESTINATARI DEI CORSI

Possono partecipare ai corsi di formazione i lavoratori dipendenti (operai, impiegati, quadri), gli apprendisti, i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni, o con contratti di solidarietà presso imprese aderenti a Fondimpresa e che mantengano l’adesione fino all’approvazione del rendiconto finale. Non possono partecipare gli interinali, gli stagisti, i dirigenti, gli imprenditori, i collaboratori a progetto.

                         

CRESCO FORMAZIONE E CONSULENZA SRL in qualità di Soggetto Proponente qualificato Fondimpresa nella CATEGORIA II “Formazione sulle tematiche dell’ambiente e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rivolta a lavoratori appartenenti ad imprese di tutti i settori, compresi i soggetti posti in mobilità”, propone il supporto alla elaborazione del progetto formativo e alla gestione del Piano finanziario.

 

Consulta il Catalogo Corsi finanziabili Fondimpresa 2018

 

Per conoscere nel dettaglio l’opportunità e per ulteriori informazioni, Vi preghiamo di contattarci allo 0776/18151 o via mail all’indirizzo segreteria@crescosrl.net

 

 

[1] Es. Aziende edilizia/costruzioni, Impiantisti, Produttori di macchine movimento-terra, Materiali da costruzione, cave (marmo, fornaci, cementifici, ecc.), Infissi (legno, PVC), Studi tecnici, progettisti, Società consulenza area ambiente, sicurezza, certificazione, organismi di vigilanza, Aziende smaltimento rifiuti

Smart working: cos’è e come funziona il nuovo “lavoro agile”

Lo smart working o lavoro agile è una nuova forma di lavoro dipendente subordinato senza vincoli di tempo e di luogo dove svolgere il proprio lavoro. Non si tratta di un nuovo tipo di contratto, ma di una modalità di esecuzione della prestazione lavorativa subordinata in forza della quale il dipendente svolge il proprio lavoro in parte in azienda e in parte all’esterno di essa senza vincoli di orari.
Con la Legge n. 81/2017 c’è per la prima volta un quadro normativo definito.

Per l’adozione dello smart working è necessario un accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente, il quale dovrà essere inviato telematicamente a partire dal 15 novembre 2017.
La Legge n. 81/2017 conferma quindi l’elemento della volontarietà tra le parti e stabilisce i suoi contenuti minimi:

  • Durata. L’accordo può essere a tempo indeterminato o determinato.
  • Preavviso. Il recesso è possibile con un preavviso di almeno 30 giorni (90 per i lavoratori disabili) per gli accordi a tempo indeterminato o in presenza di un giustificato motivo.
  • Come e quando. L’accordo deve contenere la disciplina dell’esecuzione della prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali, con particolare riguardo agli strumenti tecnologici utilizzati e al rispetto del diritto alla disconnessione per il lavoratore.
  • Potere di controllo e disciplinare. Nell’ accordo devono essere illustrate le modalità di controllo della prestazione lavorativa all’ esterno dei locali aziendali, tenendo conto dell’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori.

Un elemento essenziale della norma è la parità di trattamento degli smart workers rispetto ai loro colleghi. Il trattamento normativo e retributivo deve essere il medesimo, come l’adozione delle adeguate norme di sicurezza. In particolare, per quanto riguardo l’orario di lavoro, di fianco al riconoscimento del diritto alla disconnessione, la norma riconosce come inviolabili i limiti di orario previsti dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva.

Fonte: CLICLAVORO

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