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Aggiornamento Professionale dei Tecnici in Acustica: cosa è cambiato con la Legge n. 18/2024

L’aggiornamento professionale dei Tecnici Competenti in Acustica (TCA) è un obbligo previsto dalla normativa per garantire il mantenimento delle competenze e l’allineamento con le evoluzioni tecniche e legislative in materia di acustica ambientale. Nel contesto attuale, la formazione continua è diventata uno strumento fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza dei servizi tecnici offerti da professionisti iscritti agli albi. Con la Legge 23 febbraio 2024, n. 18, il legislatore è intervenuto in modo deciso sul tema, introducendo nuove regole più chiare e strutturate.

Questa riforma interessa da vicino sia i singoli tecnici, sia le aziende, che devono assicurarsi che il personale impiegato sia in regola con gli obblighi normativi.

Un aspetto che spesso genera dubbi riguarda la durata del primo ciclo formativo a partire dall’iscrizione in ENTECA (l’elenco nazionale dei TCA).

Il primo ciclo: 8 anni e non 5

Per tutti i TCA iscritti a partire dalla data di istituzione di ENTECA, il primo ciclo formativo ha una durata di 8 anni (e non 5).
In questo arco temporale è necessario svolgere 30 ore di formazione, distribuite in almeno tre corsi diversi e spalmate su almeno tre anni distinti.

Questo significa che non sarà più possibile concentrare tutto l’aggiornamento in un solo anno, ma sarà necessario dimostrare una continuità formativa nel tempo.

Esempio: un TCA iscritto ad ENTECA il 10 dicembre 2018 avrà tempo fino al 9 dicembre 2026 per completare le 30 ore richieste, rispettando il vincolo della distribuzione temporale.

Dal secondo ciclo in poi: quinquenni

Terminato il primo ciclo, l’aggiornamento entra in regime ordinario: ogni 5 anni il TCA dovrà completare un nuovo pacchetto di 30 ore, sempre con il vincolo di almeno tre anni coperti.

Possibilità di regolarizzazione

Chi, ad oggi, non ha ancora completato l’aggiornamento previsto, può comunque sanare la propria posizione sia per le ore mancanti sia per le annualità non rispettate. Questo consente ai tecnici di rimettersi in regola senza perdere l’iscrizione all’elenco ENTECA.

Per i tecnici già iscritti e che non avevano completato l’aggiornamento secondo le vecchie scadenze, la legge 18/2024 introduce una sorta di finestra di regolarizzazione:

  • Chi ha già svolto le 30 ore distribuite su almeno 3 anni è automaticamente in regola fino all’ottavo anno.
  • Chi ha svolto le ore ma su un solo anno o due, può ancora completare la formazione negli anni mancanti.
  • Chi non ha svolto o ha svolto parzialmente le 30 ore, ha tempo fino alla nuova scadenza (es. dicembre 2026) per mettersi in regola.

Per maggiori informazioni o per iscriverti ai nostri corsi di aggiornamento CONTATTACI

UNI EN 17975:2025 – Procedura LOTO e Sicurezza sul Lavoro

Sicurezza nei luoghi di lavoro: nuove linee guida europee con la UNI EN 17975:2025 – Procedura LOTO, per la gestione dei rischi da energie e fluidi nelle attività di manutenzione

La norma europea UNI EN 17975:2025, Maintenance – Risk control processes of energies and fluids risks in maintenance activities – Guidance, rappresenta il primo riferimento normativo organico a livello europeo dedicato alla procedura LOTO per la protezione dei lavoratori durante gli interventi di manutenzione industriale.

L’obiettivo del documento è fornire indicazioni pratiche e coerenti per ridurre i rischi derivanti da fonti energetiche e fluidi in pressione quando si opera su macchinari, impianti e attrezzature. I destinatari principali sono:

  • datori di lavoro chiamati a sviluppare programmi di controllo delle energie pericolose,
  • responsabili della manutenzione e della sicurezza,
  • operatori e manutentori che eseguono direttamente gli interventi,
  • progettisti di macchine e impianti,
  • consulenti e formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro,
  • preposti con compiti di vigilanza.

Il testo introduce un lessico tecnico condiviso, chiarendo concetti fondamentali come:

  • lockout: utilizzo di dispositivi di blocco per impedire l’attivazione di un sistema,
  • tagout: applicazione di segnalazioni o cartellini che vietano l’azionamento,
  • rilascio: autorizzazione formale al passaggio di responsabilità.

L’aspetto più innovativo è l’inserimento del metodo LOTOTO (Lock-Out, Tag-Out, Try-Out). Oltre al blocco e alla segnalazione, questo approccio prevede la fase di try-out, ovvero la verifica pratica dell’assenza di energia residua o fluidi pericolosi. In questo modo si assicura che i sistemi siano effettivamente isolati, riducendo la possibilità di avviamenti accidentali o di esposizione a pressioni, temperature o tensioni ancora attive. La norma individua inoltre in modo puntuale i ruoli professionali coinvolti nel processo.

Un capitolo specifico è dedicato alla formazione del personale, che deve comprendere sia lezioni teoriche sia esercitazioni pratiche su impianti reali o in ambienti simulati. Al termine, è prevista una valutazione delle competenze tecniche e operative acquisite, con la stesura di un report sulle capacità di applicare correttamente le procedure. Per chi è incaricato di eseguire isolamenti standard o avanzati è richiesto un aggiornamento formativo ogni tre anni.

Contattaci per maggiori informazioni

Corsi Preposti: Cosa cambia con il nuovo accordo Stato – Regioni 2025?

Dal 24 maggio 2025 è entrato in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni, che introduce importanti novità nella formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
L’obiettivo dell’Accordo è quello di uniformare e semplificare le regole su tutto il territorio nazionale, fornendo un riferimento unico e chiaro per aziende, lavoratori e professionisti del settore.

Tra le modifiche più rilevanti rientrano quelle dedicate ai Preposti, figure chiave per la sicurezza operativa quotidiana in azienda.

Formazione obbligatoria per i Preposti

Per poter assumere il ruolo, il nuovo Accordo prevede:

  • Corso iniziale: 12 ore
  • Aggiornamento periodico: 6 ore

Novità principale

L’aggiornamento diventa obbligatorio ogni 2 anni.

Scadenze della formazione

  • Chi ha frequentato il corso base o l’ultimo aggiornamento prima del 24 maggio 2023 deve completare il prossimo aggiornamento entro il 23 maggio 2026.
  • Chi ha frequentato il corso base o l’ultimo aggiornamento dal 24 maggio 2023 in poi deve aggiornarsi entro due anni dalla data del corso, senza possibilità di proroga.

Esempio: se un corso è stato svolto il 26 maggio 2023, l’aggiornamento doveva essere effettuato entro il 26 maggio 2025.

Requisiti per ricoprire il ruolo di Preposto

Prima di accedere al percorso formativo specifico, è necessario aver completato la formazione per i lavoratori (parte generale e parte specifica), con contenuti tarati sul settore ATECO dell’azienda.

Modalità di erogazione

La formazione dei Preposti deve avvenire in presenza oppure in videoconferenza sincrona.
Non sono più ammessi corsi in modalità e-learning asincrona.

Inoltre, i programmi formativi includono moduli pratici su:

  • gestione del rischio,
  • comunicazione efficace,
  • procedure da adottare in caso di pericolo.

Il nuovo ruolo del Preposto

Il Preposto non è più visto soltanto come “controllore”, ma come un protagonista attivo della prevenzione.
È infatti un lavoratore che, nei limiti del potere conferito dal Datore di lavoro:

  • sovrintende all’attività lavorativa,
  • garantisce l’attuazione delle direttive ricevute,
  • controlla il rispetto delle norme di sicurezza e il corretto utilizzo dei DPI e delle attrezzature.

In questo modo diventa una figura centrale, chiamata a collaborare attivamente con tutte le altre figure aziendali impegnate nella sicurezza.

Per maggiori informazioni sui nostri corsi scrivi a segreteria@crescosrl.net

Corso Obbligatorio per Datori di Lavoro : Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025

Il recente Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 ha introdotto importanti cambiamenti nella formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di aggiornare e semplificare la normativa precedente.

Una delle principali novità riguarda la figura del Datore di Lavoro. Indipendentemente dal ruolo ricoperto in azienda, ogni datore di lavoro deve ora completare un nuovo percorso formativo specifico. Questo corso ha una durata minima di 16 ore ed è stato pensato per rafforzare la cultura della sicurezza, fornendo strumenti e conoscenze essenziali per la gestione dei rischi aziendali.

Queste nuove disposizioni si inseriscono nel quadro dell’Art. 37 del D. Lgs. 81/08, abrogando e sostituendo gli accordi precedenti per creare un testo unico e più chiaro. Oltre al datore di lavoro, l’accordo ha modificato i percorsi formativi anche per altre figure come i preposti e i dirigenti, e ha introdotto l’obbligo di verifiche finali di apprendimento per tutti i corsi.

La nuova normativa, che rivoluziona la formazione sulla sicurezza, è stata ufficialmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025.

Per consentire alle aziende di adeguarsi, sono stati previsti periodi transitori. In particolare:

  • Le imprese hanno 24 mesi di tempo, a partire dalla data di pubblicazione, per completare la formazione obbligatoria dei Datori di Lavoro.
  • Per tutte le altre disposizioni dell’accordo, come la formazione di lavoratori, preposti, dirigenti e l’aggiornamento sull’uso delle attrezzature, il periodo transitorio è di 12 mesi.

Il Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 valorizza la formazione dei datori di lavoro come strumento essenziale per una gestione aziendale responsabile, andando oltre il semplice obbligo normativo.

Il corso fornisce competenze pratiche e conoscenze sulla normativa in materia di sicurezza, aiutando il datore di lavoro a capire le proprie responsabilità legali e le sanzioni in caso di violazioni.

Il corso di formazione base per datori di lavoro ha una durata totale di 16 ore. Chi opera come impresa affidataria nei cantieri temporanei e mobili deve integrare questo percorso con un modulo aggiuntivo di 6 ore specifico per i cantieri.

La formazione, sia quella iniziale che l’aggiornamento quinquennale (che ha una durata minima di 6 ore), può essere svolta sia in aula , sia in videconferenza, sia in e-learning.

L’Allegato III dell’Accordo Stato-Regioni 2025 contiene le tabelle che specificano i criteri per il riconoscimento dei crediti formativi, sia per i corsi base che per gli aggiornamenti.

Un datore di lavoro che intende assumere anche il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (DL SPP) deve completare un percorso formativo specifico, che si aggiunge al corso base già previsto.

Questo iter formativo è strutturato in più moduli:

  • Modulo comune: Ha una durata di 8 ore ed è valido per tutti i settori. Include un’esercitazione pratica sulla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
  • Moduli tecnici: La loro durata varia in base al settore di attività. Sono previsti corsi da 12 o 16 ore per settori come Agricoltura, Pesca, Costruzioni e Chimico.

La formazione iniziale per diventare DL SPP non può essere erogata in modalità e-learning, solo aula o videconferenza. L’e-learning è invece ammesso per l’aggiornamento quinquennale, che ha una durata minima di 8 ore.

Rispetto al Datore di lavoro, è riconosciuto come credito formativo totale l’aver frequentato corsi di formazione per:

  • RSPP (moduli A-B-C)
  • ASPP (moduli A-B)
  • Coordinatore Sicurezza
  • Datore di Lavoro RSPP
  • Dirigente

Lo stesso vale per aggiornamenti: il credito formativo è riconosciuto qualora il Datore di Lavoro abbia partecipato agli aggiornamenti di RSPP, ASPP, Coordinatori Sicurezza, Datori di Lavoro RSPP e Dirigenti.

Per maggiori informazioni sui nostri corsi scrivi a segreteria@crescosrl.net

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